Muniti di radioline e auricolari e comandati da Pietro abbiamo visitato la parte esterna, poi siamo entrati nella reggia per ammirare le stanze, tutte ornate d'oro.

La reggia

Nel 1750 il re di Napoli Carlo di Borbone ingaggiò il celebre architetto Luigi Vanvitelli per commissionargli il progetto di una nuova Reggia che aveva pensato per la città di Caserta, facilmente raggiungibile dalla capitale ma appartata, come lo era Versailles da Parigi. La reggia, che avrebbe dovuto sorgere nei pressi di una nuova città (che fu poi realizzata in tempi successivi, in modo caotico e senza tener conto delle idee di Vanvitelli), fu rifornita d'acqua dal monumentale acquedotto Carolino, progettato da Vanvitelli sul modello delle opere idrauliche dell'antica Roma.

Il parco

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La reggia comprende  un grande parco (120 ettari) che si conclude con una cascata artificiale che è anche il punto di fuga della prospettiva che parte dall’edificio. Il viale principale è lungo quattro chilometi, scandito da fontane monumentali. Il parco comprende una grande peschiera, boschetti, un giardino all'italiana e in fondo, con accesso da un lato della fontana di Diana il giardino all'inglese.

 

                                 

 

Terrae Motus

La Reggia ospita la collezione  Terrae Motus, opere di artisti contemporanei ispirate al terremoto dell'Irpinia del 1980 raccolte dal gallerista napoletano Lucio Amelio. Ritornate oggi di drammatica attualità.

Il Giardino inglese

 


 
 

Nel Settecento si diffonde in Inghilterra la moda di affidare la progettazione dei giardini ad architetti specializzati, allo scopo di ricreare, in maniera che sembrino spontanei, punti di vista sempre diversi, pittoreschi e sorprendenti. Poiché il romanticismo aveva considerato affascinanti le rovine e i luoghi selvaggi, non mancano rovine accuratamente ricostruite, che simulano resti archeologici di età perdute, e inoltre grotte, ruscelli, ponticelli, stagni, sentieri tortuosi che riservano una nuova scoperta ad ogni svolta del cammino. 


  

  

 

Il giardino inglese della reggia di Caserta fu voluto dalla regina Carolina, probabilmente su suggerimento degli amici lord e lady Hamilton. L'impianto ebbe un costo enorme ma la realizzazione potè godere, rispetto ai modelli inglesi, del vantaggio di un clima mediterraneo, favorevole allo sviluppo di un flora lussureggiante ed esotica. Le ricostruzioni scenografici sono abilmente dissimulate nel contesto e rendono l'esplorazione sempre varia ed emozionante.  

          

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Gli interni

 

 

Varcato l’ingresso subito sulla destra abbiamo visto lo scalone d’onore, articolato in una rampa iniziale ai cui lati sono posti due leoni che rappresentano la forza della ragione e delle armi. La scala poi si divide in altre due rampe. Prevale la decorazione marmorea. 

Grazie agli accordi che le scuole partner hanno sottoscritto con la Sovrintendenza ai beni culturali di Caserta, ci è stato possibile visitare anche parti normalmente chiuse al pubblico come la cappella palatina e il teatro.

Per quanto concerne gli interni bisogna considerare che ogni monarca appena insediato tende a modificarne la disposizione e la decorazione secondo i propri gusti, le proprie esigenze e secondo la moda del tempo.
All'interno della reggia di Caserta si distinguono quindi appartamenti del Settecento e dell'Ottocento. I primi sono caratterizzati dalle decorazioni a grottesche e da indizi di gusto rococò, i secondi più monumentali e decisamente neoclassici risalgono prevalentemente al periodo di Gioacchino Murat.
Abbiamo visitato molte stanze tra cui l’Appartamento del Settecento con quattro sale dedicate alle stagioni, l’Appartamento dell’Ottocento con due anticamere la Sala di Marte e quella di Astrea, la Sala del Trono, del Consiglio, delle Guardie del Corpo e molte altre.

Gli ultimi re di Napoli se ne sono andati talmente in fretta che negli appartamenti è poi stato trovato il servizio da toilette della regina . Non così purtoppo l'Aviazione Militare, che continua ad occupare una parte della Reggia.

...abbiamo visto il Presepe Reale composto da centinaia di pezzi, purtroppo una parte è stato rubato; le statuine erano bellissime e c’era anche uno scenario tutto intorno con animali e case...