La visita delle chiese longobarde di Capua ha occupato gran parte della mattinata del secondo giorno
Il Seminario Campanum si trova nel centro storico di Capua, vicino al corso del fiume Volturno e a pochi passi dalla piazza principale.
Da antica chiesa di Monte Vergine di proprietà dei padri Verginiani è oggi una moderna struttura di accoglienza indicata per coloro che vogliono visitare Capua, dotata di un chiostro settecentesco e
di numerosi posti letto.
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Come ricorda una copia esposta in bella vista nell'ufficio turistico, nella piazza principale, Capua è la patria dei placiti capuani, il primo documento che riporta alcune righe di volgare italiano. Oltre a questo la città vanta una "casa di Pier delle Vigne", anche se non può essere quella dove effettivamente nacque "colui che tenne ambo le chiavi del cuor di Federigo" perché l'edificio attuale risale al Cinquecento, quindi è almeno di 300 anni più recente.
Il Museo Campano di Capua è ricchissimo di materiali di svariata provenienza, ma la collezione certamente più originale è quella delle
matres matutae, statue di tufo che
rappresentano donne sedute che tengono sulle ginocchia un numero variabile di neonati, da uno o due fino a cinque, sei, e in un caso anche dodici. Si tratta di statue votive di cultura osca, ritrovate in un sito
con tutta evidenza ospitava un tempio dedicato alla fertilità.
Le collezioni del museo sono attualmente in corso di risistemazione.
Gli studenti e le studentesse dell'Istituto Federico II ci hanno fatto da guide in giro per la città
Il regno della Longobardia Minor ebbe vita dal VI° al IX° secolo in alcuni territori del meridione d'Italia. Pur avendo
lasciato scarse testimonianze, i resti che se ne trovano nella ridente cittadina campana sono risultati sufficienti per arricchire la nostra visita.
Singolare la sopravvivenza di ben quattro cappelle palatine, disposte a croce attorno a quello che era il palazzo del signore longobardo della città.