Anche negli anni più duri della guerra, nonostante le difficoltà oggettive, la mobilitazione di metà dei collaboratori, la carenza di materie prime, i ritardi nei trasporti, i giornali del gruppo del "Corriere" non interrompono le pubblicazioni. Il ceto dirigente che influenza l'opinione pubblica si sforza manifestamente di garantire la regolarità dei servizi, rassicurando il pubblico sulla continuità e sulla sopravvivenza dei valori della cultura borghese. In quest'ottica "La Lettura" continua a pubblicare, sia pure in misura fortemente ridotta, articoli di cultura generale, letteratura, arte, storia, novelle, commedie, romanzi a puntate.