Un racconto sardonico di Andrea G.
N.B. Ogni riferimento a casi, episodi, realmente accaduti o, a personaggi
realmente esistiti, è
PURAMENTE CASUALE
Il Prof. Rossi, I.T.P. ( “ Insegnante – Tecnico – Pratico “, diplomato ), 52 anni, è un insegnante di “ Esercitazioni pratiche “ ( Laboratorio di impianti elettrici ) in servizio presso L’ Istituto “ X “ dal 1970. Dal 1971 è insegnante di Ruolo.
Sentendosi garantito da una condizione professionale privilegiata ( immissione in Ruolo, senza Laurea, senza precariato, senza aver superato alcun concorso Ordinario, né frequentato corsi abilitanti, né corso di formazione serale, né corso biennale psico–pedagogico propedeutico, né corsi “ S.I.S. “, usufruendo solo di deprecabili e oscure “ opportunità legislative “ ) e approfittando anche di condizioni ambientali invidiabili (abita a 50 metri dall’ Istituto ), esercita un comportamento vessatorio e prevaricatore sul giovane collega di co-presenza , il Prof. Bianchi, Ingegnere elettrotecnico, 28 anni, laurea al Politecnico di “ xx “, 30 esami + tesi sperimentale, 100/100 e lode, una breve esperienza in Azienda, un concorso Ordinario brillantemente superato, due abilitazioni conseguite al termine di altrettanti corsi da 100 ore l’uno (con lezioni serali e festive) + tirocinio didattico nelle classi 5 + esami conclusivi scritti e orali ( con rispettive “ tesine “ ). Perfetta conoscenza della Lingua Inglese e discreta conoscenza della Lingua Tedesca; ottima cultura; modi garbati; naturali e piacevoli capacità espositive e divulgative.
Il prof. Bianchi è al suo secondo anno di insegnamento come “ precario “; cattedra al 30/06, con il consueto avviso di convocazione di nomina emanata il 20 Agosto dell’anno precedente, e incontro in Provveditorato previsto per il venerdì successivo, 27 Agosto alle ore 13.30. ( La disponibilità delle cattedre e la loro collocazione viene comunicata il giorno precedente, 26 Agosto, dalle ore 9.00 in poi ). Pubblicazione delle graduatorie provvisorie il 28 Luglio, successivo ricorso presentato personalmente il 4 Agosto e presa visione delle “definitive” il 16 Agosto, mesi estivi non pagati, licenziabilità in caso di assenza per malattia superiore ai 5 giorni, stipendio inferiore a quello del collega Rossi ( diplomato, ex livello 6 ; 30 anni di anzianità contro zero, 30 anni x 13 mensilità = 390 stipendi regolarmente accreditati ), un’ora di viaggio in auto per raggiungere la sede di servizio, nessun rimborso per l’eventuale pasto, né per il viaggio, impossibilità di programmarsi il futuro, anche a breve termine, e di pianificare con tranquillità eventi come il cambio dell’auto ( viaggia su un utilitaria a metano, immatricolata nell’1988 ), o il matrimonio.
Il prof. Rossi , come consuetudine, esce dall’Istituto quando è prevista la co-presenza, costringendo il Prof. Bianchi ad organizzare tutta la didattica, sia teorica che pratica; oppure, adducendo scuse sulla difficoltà e sull’astrusità dei nuovi programmi, si dichiara, fingendosi mortificato, “ totalmente incompetente “, lodando davanti ai ragazzi la preparazione del giovane collega ma lasciando a lui ogni onere di insegnamento.
Dichiarandosi, poi “ a completa disposizione “, si accomoda in una seconda cattedra e si dedica per tutte le 3 ore di lezione alla lettura dei quotidiani sportivi e del bollettino sindacale, a cui è iscritto da quasi trent’anni.
Durante l’intervallo, approfittando dell’assenza dei ragazzi, il Prof.Rossi si avvicina al collega e cerca di approfondire la conoscenza, con metodi garbati e accattivanti. Gli confida che quando era un giovane neo-diplomato, tentò di intraprendere gli studi universitari, ma le difficoltà erano tali, che affrontando e non superando il primo, terribile, esame di analisi matematica I, decise che non era il caso di affrontare studi così severi, con la prospettiva di sacrificare molti anni ( sicuramente i migliori ) sui libri.
Il prof. Bianchi, ascolta i ricordi del collega, ma è a disagio: rivive immagini e situazioni che sperava aver rimosso e la sua mente ritorna a quel Giugno del 19……., quando faceva l’alba quasi tutte le notti per perfezionare la preparazione in vista della prova scritta, selettiva per la successiva prova orale , con le ansie di chi si cimenta in una grande avventura (…..il primo esame….…ma poi ce ne sono altri 29 !…ed alimentava la sua incrollabile autostima ripetendosi….per ”aspera ad astra!” ).
Intanto, il Prof.Rossi, per nulla a disagio per aver raccontato quella disavventura, il fallimento dei suoi studi universitari (..”pensa, Bianchi…..quel Prof. di Analisi, mi urlò…..vada via…..non sa niente !…e dopo, all’uscita l’ho visto che tornava a casa con una 126…..io due anni dopo giravo già con un 1800 TD …”), si girò verso la finestra, e guardò distrattamente aldilà del cancello il carro attrezzi della polizia municipale che stava portando via la sua auto, parcheggiata là al mattino di gran fretta per non lasciare la classe scoperta, sapendo che il Prof. Rossi sarebbe arrivato, come al solito con mezz’ora di ritardo. Sconsolato, controlla di avere con sé i 62 Euro della contravvenzione, pensando preoccupato che a 20 giorni esatti dal Natale, gli devono ancora pagare gli stipendi di Settembre, Ottobre, Novembre e l’indennità di disoccupazione di Luglio e Agosto.
Al suono della campana che pone termine alle lezioni del mattino, Rossi comunica al Prof. Bianchi che nei giorni successivi, giovedì e venerdì, sarà assente per aver chiesto e ottenuto 2 giorni di ferie (retribuite), confidando al giovane collega, che ne approfitterà per ritirare dal concessionario la nuova “ turbodiesel “ da 25.000 Euro, con navigatore satellitare. Ne approfitterà anche per organizzare il periodo di vacanze che trascorrerà a “Y“, a partire dal 22 Giugno, primo giorno degli scritti dell’Esame di Stato. Con l'occasione chiede al Prof. Bianchi di telefonargli la sera stessa del 22 per tenerlo informato ( Il Prof. Bianchi è uno dei membri interni. Compenso previsto per un mese di lavoro, al termine del quale si decide il futuro professionale di decine di giovani: 377 Euro ). Inoltre, essendo sabato il suo giorno libero, ( quello del Prof. Bianchi è martedì, giorno dedicato da sempre, nell’Istituto, ai Consigli di classe ed ai Collegi ), lo saluta dandogli appuntamento per lunedì, p.v.
Il prof. Bianchi è davvero sconsolato e depresso; la situazione si trascina da mesi e ad ogni giorno che passa, si sente sempre più mortificato. Crede che sia giunto davvero il momento di chiedere un colloquio con il Preside e nell’attesa, si reca alla vicina trattoria per un pranzo a menù fisso ( 12 Euro ), non prima di aver telefonato alla locale sede INPS, per avere notizie sul giorno di scadenza per la presentazione della domanda di disoccupazione a “ requisiti ridotti “ ( mesi estivi ), per la cui consegna, impiegherà tutta la mattinata di martedì ( giorno libero ).
Nel pomeriggio, chiede di essere ricevuto dal Preside, dirigente dell’Istituto “ X “ dal 1996. Dopo aver ascoltato con attenzione lo sfogo del giovane professore, confessa con amarezza di essere a conoscenza del caso, e di aver ereditato il problema, in tutta la sua complessità, dal suo collega che l’ha preceduto . Di lui, parlando con il Prof. Bianchi, cita il contenzioso durato anni e la pretesa di risolvere il problema con metodi autoritari.
Pur avendo ragione nel combattere l’illegalità del comportamento del Prof. Rossi ( richiesta di visita ispettiva, con conseguente “ malattia “ del Prof. Rossi della durata di 6 mesi, con certificati medici quindicinali, ( per “ vendetta “ ) con evidente impossibilità di nominare supplenti; richiesta di trasferimento d’ufficio per incompatibilità ambientale, e conseguente azione sindacale del Prof. Rossi con denuncia al pretore del lavoro e lettera sul quotidiano locale, con articolo dell’amico cronista ecc.), il Preside precedente non ha ottenuto nulla ed è caduto in una sindrome depressiva che lo ha obbligato a chiedere il pre - pensionamento.
Il preside, su pressioni del giovane ma determinato professore, intraprende le vie legali, già intraprese dal suo predecessore e ricomincia una lunghissima, estenuante battaglia burocratica – ispettiva – sindacale – fiscale - legale, fatta di carte bollate e denuncie alla magistratura, visite fiscali quotidiane e sindromi depressive semestrali, ferie maturate e reintegri lavorativi, supplenti non nominati e studenti furibondi, famiglie allarmate e programmi mai svolti.
Un “ mostro “ burocratico invincibile, una melma di privilegi e diritti acquisiti, con il Prof. Rossi inamovibile, vincitore in una guerra dove i veri sconfitti sono i ragazzi e i loro diritti.
Preso atto dell’impossibilità di risolvere il problema per via gerarchica, con soluzioni giuridicamente lecite, ma in pratica impossibili da mettere in atto, per i noti motivi, il Preside ricorre alla “ concertazione “, facendo emergere i problemi, mediando, proponendo accordi, evitando di ricorrere ad “ arbitrati “ tentando di responsabilizzare, con una sottile azione psicologica, il Prof. Rossi. (…che non accetta di buon grado queste attenzioni, ma considerando che gli mancano 2 anni alla collocazione a riposo, con retribuzione pari al 90% dell’ultimo stipendio, collabora con le parti ), ed infine, coinvolgendo i due Professori in momenti di piacevole convivialità ( cena in un ristorante tipico ).
Il
lavoro e le azioni compiute dal Preside, rendono onore alla sua intelligenza e
alle indubbie capacità manageriali e diplomatiche: si sentirà gratificato dai
riconoscimenti e dagli attestati di stima che gli giungeranno; sarà orgoglioso
di dirigere l’Istituto in ritrovate condizioni di serenità, ma le
gratificazioni saranno, come al solito, solo morali.
Per quanto
riguarda il giovane Prof. Bianchi, preoccupato per aver sollevato un problema più
grande di lui, si consola per aver ricevuto, prima delle festività natalizie,
lo stipendio di Settembre e un anticipo del 10% dello stipendio di Ottobre, ma
la sua gioia dura poco : il provveditorato ha iniziato le nomine degli aventi
diritto; il 20 Gennaio verrà trasferito all’ Istituto “ YY “ mentre il
collega dell’ Istituto “ YY “ verrà al suo posto.
Ci sarà ancora il Prof. Rossi ?…
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